Convenienza e comodità, il Noleggio a lungo termine cresce del 9%

Il noleggio a lungo termine dell'auto è una soluzione sempre più popolare per coloro che desiderano avere un veicolo senza dover affrontare i costi e gli impegni legati all'acquisto: nel 2023, infatti, il noleggio auto a lungo termine ha registrato un incremento del 9%, attestandosi a un valore di mercato di 1.690 milioni di euro. In questo articolo, esploreremo i motivi per cui conviene scegliere il noleggio a lungo termine e i vantaggi che offre rispetto alla tradizionale proprietà dell'auto.

Flessibilità finanziaria del Noleggio

Una delle principali ragioni per cui il noleggio a lungo termine è una scelta conveniente è la flessibilità finanziaria che offre. Con il noleggio, si paga solo un canone mensile fisso, che include tutti i costi associati all'auto, come manutenzione, assicurazione e tasse. Questo permette di pianificare il proprio budget in modo più preciso e di evitare sorprese finanziarie inaspettate.

Nessun costo iniziale elevato

Acquistare un'auto richiede un investimento iniziale significativo, che può essere un ostacolo per molte persone. Con il noleggio a lungo termine, invece, non è necessario pagare una cifra elevata all'inizio. Si paga solo un piccolo anticipo e poi si continua a pagare il canone mensile concordato per la durata del contratto.

Aggiornamento costante: niente deprezzamento

Una delle maggiori preoccupazioni per i proprietari di auto è il deprezzamento. Le auto perdono valore nel tempo e questo può comportare una perdita economica quando si decide di venderle. Con il noleggio a lungo termine, invece, ci si libera di questo problema. Alla fine del contratto di noleggio, è possibile restituire l'auto e scegliere una nuova, senza dover affrontare la svalutazione del valore.

Copertura completa

Un altro vantaggio del noleggio a lungo termine è la copertura completa dell'auto. La maggior parte dei contratti di noleggio include l'assicurazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria e l'assistenza stradale. Questo riduce notevolmente i costi e l'incertezza associati alla manutenzione e alla riparazione dell'auto.

Convenienza e comodità

Il noleggio a lungo termine offre anche convenienza e comodità. Non ci si deve preoccupare di vendere l'auto o di cercare un acquirente quando si desidera sostituirla. Inoltre, non ci si deve preoccupare di trovare un parcheggio per l'auto o di pagare le tasse di circolazione. Il noleggio a lungo termine semplifica la vita di chiunque desideri avere un'auto senza i vincoli e gli oneri dell'acquisto. Il noleggio a lungo termine dell'auto offre numerosi vantaggi rispetto alla tradizionale proprietà dell'auto. Grazie alla flessibilità finanziaria, all'assenza di costi iniziali elevati, all'aggiornamento costante, alla copertura completa e alla comodità, il noleggio a lungo termine rappresenta una scelta conveniente e vantaggiosa per molti. Se si desidera avere un'auto senza doverne diventare proprietari, il noleggio a lungo termine è sicuramente da prendere in considerazione.

Svalutazione dell'auto? Scegli il noleggio a lungo termine

La svalutazione dell'auto nel corso degli anni è un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti, ma esiste una soluzione: il noleggio a lungo termine. Spesso si tende a considerare la scelta del noleggio come un qualcosa di vantaggioso solo per le partite iva, ma in questo articolo sfateremo questo mito.

L'aspetto legato alla svalutazione è un tema di cui si parla poco. In realtà, ci sarebbero delle considerazioni importanti che potrebbero far emergere dei dettagli non da meno, durante la scelta della miglior soluzione per sé stessi.

Svalutazione della propria autorischi e cause

La svalutazione della propria auto è un fenomeno a cui purtroppo, bisogna rassegnarsi. Poco importa che tu abbia acquistato un veicolo nuovo di zecca, la legge di mercato impone una svalutazione già dal momento in cui la vettura esce dalla concessionaria.

È chiaro che un’auto vecchia, in pessime condizioni e con danni di usura piuttosto evidenti, verrà svalutata molto di più rispetto ad un veicolo in ottime condizioni. Tuttavia, per fare dei calcoli più precisi possibili, cerchiamo di comprendere come e quali considerazione devono esser fatte per vendere al “prezzo giusto”.

Sappiamo bene cosa vuol dire svendere la propria auto, ed è per questo che agli inizi ti abbiamo parlato del noleggio a lungo termine, perché grazie a tale soluzione non esiste alcun rischio di svalutazione (ma lo vedremo di seguito).

Il valore dell'auto

Partiamo innanzitutto, dagli elementi che condizionerebbero il valore della tua macchina usata: il tipo di alimentazione, la data di immatricolazione, quanti km ha percorso, le condizioni interne ed esterne (la carrozzeria), il numero di sinistri, quanti proprietari ha avuto, e lo status meccanico.

Prima di analizzare ciascun aspetto, occorre osservare la tabella di svalutazione di un’auto:

Dopo il primo anno di immatricolazione la vettura perderà un 25% netto. Dopo 4 anni, la svalutazione sarà al 63%, per arrivare ad una perdita di valore più ampia e pari al 71%, dopo cinque anni dall'immatricolazione (fonte: Automobile.it).

I chilometri percorsi e non

Dopo aver appurato la tabella base di svalutazione di un’auto di proprietà, occorre analizzare ogni aspetto per valutare il prezzo di vendita più giusto. Il valore di ogni vettura viene influenzato dall’alimentazione del carburante.

Si parte da un listino base che va dai 10.000 ai 20.000 a motore benzina, mentre dai 16 mila ai 30 mila chilometri per quelli a diesel (la considerazione è maggiorata per i motori a diesel, perché durano di più rispetto ai motori benzina).

Se il chilometraggio è inferiore a tale range, per ogni 5.000 chilometri non percorsi, si rivaluterà l’1%. Se i chilometri eccedono quest’ultimo range, si perderà l’1,5% del valore per ogni 5 mila chilometri in più.

Ma c'è una soluzione

Ribadiamo infine, che se hai paura della svalutazione (più o meno grave che sia), ti basterà ricorrere al noleggio a lungo termine, che ti dà la possibilità di cambiare vettura al termine di ogni contratto. In questo modo avrai la certezza di non perdere denaro e di guidare un veicolo sempre nuovo ed efficiente.

FONTE: Mentelocale

Noleggio a lungo termine, immatricolazioni verso il 30%

Mille vetture al giorno: è questa la media delle auto immatricolate dal noleggio nel 2022. Secondo i dati di Aniasa (l’associazione di categoria), infatti, lo scorso anno il noleggio (sia a lungo sia a breve temine) ha immatricolato complessivamente 365mila vetture, quasi il 28% del totale immatricolazioni registrate da un mercato automotive in deciso calo rispetto al 2021 (-9,5%), confermando il suo ruolo chiave nella diffusione delle auto a basse emissioni, con una quota del 30% delle auto elettriche e del 56% delle ibride plug-in.

NOLEGGIO VERSO QUOTA 30%

Dopo aver stabilmente superato il 25% del mercato, il noleggio è oggi proiettato verso il raggiungimento di quota 30% del totale immatricolazioni, livello ancora mai raggiunto in Italia. Anche grazie alla decisione tardiva del Governo di ricomprendere le vetture a noleggio nella platea dei beneficiari degli incentivi, negli ultimi mesi dell’anno gli operatori di questo settore, che nella prima parte del 2022 avevano accusato un rallentamento nelle immatricolazioni, hanno ripreso la marcia, chiudendo con un dato decisamente positivo nel confronto con l’anno precedente (+9,5%). La crescita va addebitata esclusivamente al noleggio a lungo termine, che ha chiuso il 2022 con un significativo +19% (302.116 auto), a conferma della conquista di nuove fasce di clientela, in particolar modo tra i privati. È uno studio realizzato da Unrae (l’associazione delle case automobilistiche estere che operano nel nostro Paese) a chiarire ulteriormente i trend relativi alla penetrazione del noleggio nelle diverse fasce di utenza. Secondo questo studio, nel 2022 in Italia sono stati siglati 617.776 contratti di noleggio a lungo termine di autovetture, con una crescita del 15,8% rispetto ai 533.535 del 2021. La ripartizione tra le due macro-aree di utilizzatori vede la quota maggioritaria dell’85,2% sempre appannaggio delle società, titolari di 526.606 contratti (+16,3% sul 2021), e la restante quota del 14,8% a favore degli utilizzatori privati, con 91.170 contratti, cresciuti del 12,8% sull’anno precedente.

LE PROSPETTIVE PER I PROSSIMI MESI

Come è iniziato il 2023 e quali sono le prospettive per i prossimi mesi? A gennaio e febbraio è stata registrata una nuova crescita delle immatricolazioni a noleggio, che migliora anche la performance di fine 2022, sia nel breve termine (+104%) sia nel lungo termine (+60%). L’ampliamento degli eco-incentivi per le vetture elettriche e ibride al noleggio, seppur tardivo e nella misura del 50%, inizia a sortire tangibili effetti. Nei primi 60 giorni dell’anno il noleggio ha immatricolato il 64% delle vetture ibride e il 31% di quelle elettriche. «Con l’auspicio che nel corso del 2023 si possa equiparare al 100% il sostegno degli incentivi anche per chi noleggia una vettura elettrica (al pari di chi l'acquista), la quota del noleggio è destinata ad aumentare ulteriormente e ad accelerare la diffusione di questi veicoli nel parco circolante nazionale», commenta il presidente di Aniasa, Alberto Viano.

FONTE: SOLE24ORE

NLT, un 2022 in crescita: +11,1% nei primi nove mesi

Mentre le vendite di automobili diminuiscono, il noleggio a lungo termine non teme crisi. Nell'anno appena trascorso, infatti, il servizio di locazione per periodi lunghi ha registrato una crescita in doppia cifra sull’anno precedente, in controtendenza rispetto ai dati del mercato auto. Segno che il NLT viene ormai considerato un’alternativa credibile e vantaggiosa all’auto di proprietà.

VENIAMO AI NUMERI

Veniamo ai numeri. Secondo i dati ufficiali UNRAE/MIT nei primi nove mesi del 2022, gli ultimi finora disponibili, in Italia sono stati stipulati 445.530 contratti NLT, con una crescita del +11,1% rispetto al 2021, seppur con una durata media scesa leggermente da 23 a 20 mesi. E questo nonostante le società di noleggio - nel periodo considerato - erano ancora escluse dagli incentivi dell’Ecobonus statale. Stabile al 15,3% la quota di utilizzatori privati, per un totale di 67.988 contratti, mentre le aziende hanno mantenuto la quota maggioritaria (84,7% per complessive 377.542 unità). A questo proposito ricordiamo che il noleggio lungo termine prevede numerose agevolazioni fiscali, fino al 100% di detrazioni e deduzioni, per aziende e professionisti.

LE AUTO PREFERITE

Quali sono le auto a noleggio lungo termine più richieste in Italia? Sempre secondo l’analisi UNRAE/MIT relativa ai primi nove mesi 2022, le aziende hanno confermato la preferenza per le berline e i privati per le crossover. Tuttavia l’aspetto più interessante ha riguardato il tipo di alimentazione. Infatti le vetture diesel, pur mantenendo il primato in termini assoluti, hanno fatto registrare un certo calo, forse a causa delle limitazioni ambientali che sempre più spesso colpiscono le auto a gasolio. Viceversa i veicoli a benzina hanno retto il passo, mentre sono decisamente aumentate le ibride (più mild/full che plug-in). Momentanea battuta d’arresto per le auto elettriche, forse penalizzate dall’assenza di incentivi statali per l’autonoleggio che, come già anticipato, sono ripresi solamente a inizio novembre. È dunque probabile che con i dati degli ultimi due mesi assisteremo a un’impennata di BEV a noleggio lungo termine.

Noleggio auto, il focus sul primo semestre 2022

Il mercato dell'auto sta vivendo momenti difficili. In uno scenario complesso, però, il Noleggio a Lungo Termine segna un dato positivo. Nel primo semestre di quest'anno, infatti, il NLT regge meglio l’urto della crisi: chiude sostanzialmente in pareggio (+0,18%) tra le Passenger Cars, mentre il mercato totale arretra del 22,62%, e cresce del 27,87% tra i Light Commercial Vehicles (mentre la media complessiva è del -10,91%).

Il report Dataforce

Da gennaio a giugno il NLT Passenger Cars - secondo l'ultimo report Dataforce, società di analisi di mercato che opera a livello internazionale - ha immatricolato 141.895 vetture al netto del rent to rent già visibile, invece in ambito Veicoli Commerciali Leggeri ha targato 27.674 unità. Nelle Passenger Cars la market share del long rent è salita quasi al 21% (circa 4 punti in più rispetto allo scorso anno) e negli LCV sfiora addirittura il 34% (10 punti in più sul 2021).
Nel noleggio a breve termine la situazione di mercato continua a essere molto difficile: nel primo semestre di quest’anno si registra un’ennesima pesante flessione, pari a -48,8%, con un volume di targhe di appena 37.541 unità, compreso il rent to rent, in ambito Passenger Cars e una market share che scende addirittura sotto quota 5%. La crisi del NBT è evidente anche nel settore dei Veicoli Commerciali Leggeri: nel primo semestre del 2022 si sono registrate solamente 3.372 nuove targhe, con la quota dei rent-a-car rispetto al mercato totale pari solo allo 0, 4%.

Focus sul noleggio

Cresce la quota di mercato

Nel primo semestre 2022, il noleggio a lungo termine Passenger Cars ha registrato un sostanziale pareggio, ma un netto recupero rispetto alla performance del primo trimestre, con un volume di 141.895  nuove targhe, solo 259 unità in meno rispetto al periodo gennaio-giugno 2021. La quota di mercato è però cresciuta al 20,7% rispetto al 16% del primo semestre 2021.
Nell’ambito dei Veicoli Commerciali Leggeri, il primo semestre del 2022 presenta uno sviluppo positivo di grande evidenza: +27,87%. Con 27.674 LCV nuovi targati (6.000 in più), oltre un veicolo commerciale su tre è stato intestato a una società di long rent, con una crescita che supera i 10 punti di quota rispetto all’anno scorso.

La previsione per il secondo semestre

La previsione di Dataforce per la chiusura del 2022 è stata aggiornata: ipotizza un volume complessivo del long rent (al netto del rent to rent) di 255.000 immatricolazioni Passenger Cars, con una crescita di 13.500 unità (+5,6%) sul 2021, a fronte di un mercato nel suo complesso previsto in contrazione del 15,8%. Tra gli LCV il NLT dovrebbe targare 56.000 unità, con una crescita di 9.500 nuove targhe, pari a un incremento del 20,3%. Si tratta di una crescita molto importante, visto che il mercato degli LCV nel suo complesso è previsto in contrazione dell’8,1%.
Sul versante dello short term, il forecast di Dataforce per il 2022 ipotizza un’ulteriore flessione delle immatricolazioni, che dovrebbero scendere a 50.000 unità (quasi 30.000 in meno rispetto al 2021) con una flessione pari al 37,2%. La quota del rent to rent dovrebbe attestarsi al 20% delle nuove immatricolazioni. Analoga la previsione per il comparto LCV: il volume totale delle nuove targhe di NBT dovrebbe essere di 5.500 unità, quasi 3.400 in meno, pari a una perdita di 38 punti percentuali.

Rapporto Aniasa e prospettive: tiene bene il Noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine più forte delle difficoltà di questi due anni. Lo dice l’ultima edizione del Rapporto Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici) sulla mobilità pay-per-use. La crisi della domanda indotta dalla pandemia, infatti, ha colpito il noleggio a breve termine.

Dopo sette anni di continui record nelle immatricolazioni e nel fatturato, che lo hanno portato a rappresentare il 25% del mercato automotive, il 2020 ha segnato una brusca frenata. Si è passati dalle 520.000 immatricolazioni del 2019 (auto e veicoli commerciali) alle 355.000 dell’anno scorso, con un calo netto del 32%.

Ma la pandemia, come detto, ha inciso in modo diversificato sui differenti business della mobilità pay-per-use: sono crollate le attività di noleggio a breve termine e in sharing, ha invece ben tenuto il lungo termine. Sono questi alcuni dei principali dati e trend che emergono nella 20esima edizione del Rapporto Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità.

In calo nel breve periodo

Il noleggio a breve termine è stato fortemente penalizzato dalla sostanziale scomparsa delle attività di viaggio e in particolare del turismo internazionale; quello nazionale, riattivatosi parzialmente nella breve parentesi estiva, e la sostanziale tenuta dei noleggi dei veicoli commerciali (grazie al boom dell’e-commerce e delle consegne a domicilio) non hanno compensato le pesanti perdite. Il calo del fatturato del 52% e il numero di noleggi diminuiti del 60% rispetto al 2019 sono lo specchio della crisi aeroportuale che ha visto una riduzione dei traffici del 72%.

Gli operatori del rent-a-car stimano un ritorno ai livelli pre-pandemia solo nel 2023. Anche il car sharing ha subito un duro contraccolpo. A causa della forte riduzione della mobilità cittadina e del consistente ricorso al telelavoro, l’auto condivisa ha visto un dimezzamento dei noleggi (da 13 a 6 milioni), con una conseguente riduzione della flotta veicoli a disposizione del 27%. Gli operatori stanno rimodulando la struttura dell’offerta, rispondendo in modo efficace alle esigenze di maggiore sicurezza avvertite dalla clientela.

Bene il noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine invece, forte della parziale maggiore stabilità del proprio business basato prevalentemente su contratti pluriennali, non ha subito nell’immediato significativi contraccolpi sul versante dei ricavi (fatturato: +2% nel 2020), registrando una crescita delle sofferenze creditizie e una generale tendenza alle proroghe dei contratti in essere che ha provocato però una significativa riduzione di immatricolazioni del 25%.

Poi, per il noleggio a lungo termine la flotta in circolazione è ulteriormente cresciuta, toccando quota 933mila veicoli (65mila dei quali noleggiati da clienti privati).

Trend stabile e previsioni 2022

Gli ultimi dati disponibili, ovvero quelli relativi al primo trimestre del 2021, dicono che l’andamento dei tre settori si è confermato in linea con il 2020: il breve termine con oltre il -60% dei noleggi (vs 2019), -67% delle immatricolazioni e una flotta ferma a 73mila veicoli; il giro d’affari del lungo termine è cresciuto rispetto al pre-pandemia, con una flotta aumentata del 7% e immatricolazioni solo in leggero calo (-1%); il car sharing ha registrato un -50% dei noleggi rispetto al 2019.

Un’altra situazione complessa si è recentemente abbattuta sul settore, in particolare sul noleggio a breve termine: la crisi dei chip auto. Un fenomeno che ha ridotto il flusso di nuove vetture inserite in flotta per l’estate e che deve spingere quanti stanno ancora pianificando le proprie vacanze a prenotare per tempo le vetture di cui necessitano per raggiungere le località di villeggiatura, assicurandosi così la disponibilità del veicolo.

Il 2022, secondo molti esperti, avrebbe dovuto rappresentare l’anno della ripresa. Le tensioni internazionali dovute alla guerra in Ucraina possono però rappresentare uno stop alle previsioni ottimiste dei mesi scorsi, ma anche in questo caso il Noleggio a lungo termine sembra destinato a mantenere e anzi ad accrescere la sua fetta di mercato.